Liberamente tratto dall’elaborato finale di S. A.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese movimento ed energia caratterizzano ogni cosa dell’universo.
Il compendio del movimento universale è il TAO, che contiene due forze complementari e opposte, yin e yang. Nessuna delle due può esistere senza l’altra e la loro complementarità si sviluppa in maniera progressiva nel loro continuo mutare. Entrambe queste forme di energia nascono, si sviluppano, raggiungono un punto di massima e poi decrescono fino a raggiungere un punto di minima. E proprio questo sviluppo procede in maniera complementare e parallela. Il massimo di yin corrisponde al minimo di yang. E anche quando una delle due raggiunge il punto di massimo sviluppo l’altra non sparisce, ma continua a esistere, come un piccolo puntino.
Queste energie spiegano le stagioni, la luce e il buio, il giorno e la notte, qualunque forza e relazione esistente in Natura. Lo yin è descritto come energia potenziale, l’oscuro, lo sconosciuto, il profondo, l’ignoto, ciò che non si concretizza fintanto che non evolve. Lo yang è movimento, espansione, luce, il conosciuto, l’evoluzione dell’organismo.
La MTC usa come metodo diagnostico l’individuazione di squilibri energetici di yin e yang nell’organismo per individuare gli scompensi e porvi rimedio. In realtà, originariamente, essa era utilizza come metodo di prevenzione, laddove il medico era il terapeuta di famiglia e interveniva per evitare l’insorgere di malattie più che per porvi rimedio poi.
La teoria dello yin e dello yang è riportata anche nel corpo umano, dove gli organi sono yin e i visceri corrispondenti sono yang. Gli organi yin sono deputati all’immagazzinamento e alla trasformazione, i visceri yang sono invece deputati all’assimilazione e all’eliminazione delle scorie.
Nel corpo umano tutto è collegato e in continuo movimento. Organi e visceri sono spiegati e inquadrati utilizzando il riferimento alle stagioni della natura: 5 non 4, con l’aggiunta della stagione della tarda estate che non esiste nella cultura occidentale.
La teoria dei 5 elementi, nel suo modo di coniugare l’organismo umano con le stagioni e i movimenti della natura costituisce un modo per inserire l’Uomo nell’Universo (relazione Microcosmo/Macrocosmo).
Lo studio dei fenomeni naturali ha permesso di individuare le stesse fenomenologie esistenti in natura all’interno dell’uomo.
Elena Pagliuca per A.MI. University
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