PREFAZIONE al “Manuale di pranoterapia”
“La scienza è il tentativo di rapportare la caotica varietà della nostra esperienza sensoriale a un sistema di pensiero logicamente uniforme. In tale sistema le singole esperienze devono correlarsi alla struttura teorica in modo che la coordinazione derivante sia unica e convincente. Le esperienze di senso sono la materia data. Ma la teoria che le interpreterà è elaborazione dell’uomo. Essa è il risultato di un processo di adattamento estremamente laborioso: ipotetico, mai del tutto definitivo, sempre soggetto a domande e dubbi. La formazione dei concetti a livello scientifico non differisce da quella della quotidianità in modo basilare, ma soltanto per una maggiore precisione di concetti e di conclusioni; per una più accurata e sistematica scelta del materiale sperimentale; e per una maggiore economia logica.”
“L’intera scienza non è che un affinamento del pensiero quotidiano”.
(Albert Einstein)
È un errore affermare che alcuni fenomeni non esistono solo perché le conoscenze e gli strumenti tecnologici che abbiamo a disposizione attualmente non riescono a misurarli.
Se è dimostrato scientificamente che è presente un continuo scambio di energia, di radiazioni, di ioni, di onde elettromagnetiche tra cielo e terra, l’uomo, che vive in mezzo a questo complesso interscambio, è in stretto contatto con tali campi di forze. E dai nostri studi scolastici ricordiamo che la materia ha le caratteristiche stesse delle minuscole particelle che la compongono e le caratteristiche di una radiazione ondulatoria; che ogni materia vivente, animale o vegetale, possiede un proprio campo elettromagnetico. Quindi anche l’uomo genera radiazione ondulatoria che sarà di natura elettromagnetica, e potrebbe essere trasmessa, amplificata, indebolita, invertita secondo le leggi dell’elettronica; i processi biochimici, però, non si svolgono solamente sul piano chimico o biochimico, ma sono sempre influenzati da segnali fisici (biofisici) venendo indirizzati nella direzione voluta e cioè finalizzati. Quest’azione finalizzante è svolta da onde psicofisiche, che altro non sono che segnali biofotonici, e dai relativi segnali elettromagnetici che da essi partono. La biochimica in quest’ottica è regolata da un piano sovraordinato (con azione a feed-back: regolazione del metabolismo cellulare e dei vari sistemi organici mediante impulsi elettromagnetici) che coinvolge tutto l’uomo, in ogni sua parte. Quando i sistemi a feed-back di regolazione e autoregolazione vengono alterati da campi elettromagnetici, da sistemi biopsichici, da incidenti, da virus o altro si può arrivare al blocco delle regolazioni metaboliche e a malattie.
Il pranoterapeuta, cioè il terapeuta del prana, può essere considerato un soggetto bioradiante capace di trasmettere e indirizzare la propria bioenergia inviando segnali elettromagnetici con effetti riequilibranti dei sistemi di regolazione.
Ogni civiltà genera una cultura ed ogni cultura genera una medicina; la medicina occidentale ufficiale, allopatica, pur essendo insostituibile anche grazie alla tecnologia sempre più sofisticata, non è l’unica medicina. Le medicine naturali, oggi tanto seguite, si basano sugli effetti terapeutici di messaggi elettromagnetici: la musicoterapia, l’omeopatia, i fiori di Bach, la cromoterapia, la riflessologia, ecc.
Le medicine orientali erano già arrivate alle conclusioni sopra dette, senza conoscere i campi elettromagnetici né le leggi psichiche e biopsichiche, probabilmente per via intuitiva. In India si parla di prana e dell’aura, in Cina dell’energia Qi che controlla e regola le funzioni dell’organismo; e comunque l’uomo è considerato un microcosmo nel macrocosmo, fatto cioè della stessa sostanza dell’universo, regolato dalle stesse leggi che governano l’universo, e posto “tra cielo e terra”. Basandosi su un’analisi olistica e dinamica della vita umana, le teorie orientali pongono grande rilievo alle relazioni tra interno e esterno, tra le strutture particolari ed il corpo nella sua globalità, sottolineando la trasformazione dell’energia in materia delle funzioni e delle informazioni.
Elena Pagliuca per A.MI. University
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